Una fotografia...
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La scena ritratta nella fotografia
è immaginata, ma non è irreale, poteva benissimo essere vera, perché i cinque
personaggi rappresentati furono tutti contemporanei per 7 anni, dal 1851 anno in cui
nacque lultimo dei cinque (lAllamano), fino al 1857 anno in cui morì il primo
di essi, Domenico Savio. E furono tutti Castelnovesi, perciò lo sfondo della fotografia
può essere una via o una piazza qualunque del paese; come tempo prendiamo un anno medio,
il 1855.
Ed ecco, si vede arrivare un sacerdote, è il Cafasso di 44 anni, è nato nel 1811. Tiene
per mano un bambinetto di 4 anni, è un nipote, il figlio di sua sorella Marianna Cafasso,
sposata Allamano, il piccolo è Giuseppe.
Gli viene incontro sorridendo amichevolmente unaltro sacerdote (lo avete conosciuto)
è Don Bosco di 40 anni (è nato nel 1815). Gli fanno compagnia due giovinetti, che si è
portato da Torino, perché castelnovesi: da una parte cè Giovanni Cagliero 17 anni
(è nato nel 38) e dallaltra Domenico Savio di 13 anni (è nato nel 42).
Con diversa età sono tutti contemporanei e tutti castelnovesi! E visto che siamo nel
regno della fantasia, facciamoli anche parlare. Inizia il più anziano Don Cafasso e dice:
«Bravo, Don Bosco, si sente parlare molto bene di te e ne sono orgoglioso anchio,
perché ricordo di averti consigliato di abbandonare lidea di partire per le
missioni o di farti frate; hai scelto bene dedicandoti definitivamente ai giovani;
continua!».
A sua volta Don Bosco: «Grazie, don Cafasso, per laiuto che mi avete dato e che
continuate a darmi e per quanto mandate continuamente ai miei ragazzi. Finché mi sarà
possibile, andrò sempre a confessarmi da voi alla Consolata».
Parla anche il giovane Giovanni Cagliero: «Io non vedo lora di finire lo studio e
partire per le missioni, andrò in capo al mondo, fosse anche in Patagonia! Porterò il
crocifisso tra quei selvaggi, andrò a cavallo, a costo di rompermi le costole!». Il mite
Domenico Savio dice solo: «Io piuttosto di fare peccati vorrei morire!».
Il piccolissimo Giuseppe Allamano (insomma ci sono 2 Giovanni e 2 Giuseppe; cera
veramente poca fantasia a Castelnuovo nella scelta dei nomi) il piccolo Allamano di 4 anni
non parla, ma respira quellaria, cresce in quellatmosfera.
Dalla fotografia, anche se immaginata, si trae questo pensiero: in quel gruppetto di
cinque castelnovesi ci sono tre Santi, un Beato e un Cardinale. E tutti contemporanei.
Cè un altro paese che possa presentare una fotografia simile?
La foto descritta ci è molto cara, ma non insistiamo sullorgoglio, anche se
legittimo, dei compaesani, per non cadere nello sterile campanilismo; diciamo piuttosto
che lesplosione di Santità, verificatasi su queste colline, nel secolo scorso è da
attribuire ai disegni della Provvidenza.
E possiamo anche supporne i motivi: in quel periodo in queste zone era innata nel seno
delle modeste famiglie contadine una profonda religiosità, erano praticate con
convinzione la pietà, la devozione, la moralità, la carità
e il tutto era
fertilizzato da una grande povertà. |
Una fotografia...
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