San Domenico Savio Indietro Ritorna a Elenco Racconti Avanti
Nacque nel 1842 a Riva presso Chieri; morì a Mondonio (ora frazione di Castelnuovo) nel 1857. Un giovanissimo santo che onora la Chiesa e l’opera di Don Bosco.
Riva, il suo paese natale, se ne fa vanto ed è legittimo e bello. Poco fa, nel 1992 a Riva furono promosse manifestazioni con convegni e funzioni per commemorare il 150Þ anniversario della nascita del piccolo Domenico.
Ma ecco che Castelnuovo considera che quel piccolo santo è un frutto di questa nostra terra: Savio Carlo, che sarà padre di Domenico, era membro di una famiglia contadina di Ranello (frazione di Castelnuovo, la borgata dei Savio). Egli per motivi di lavoro, andò a Mondonio presso uno zio fabbro; quando si sposò con Brigida Gaiato, andò a Riva a lavorare da fabbro con piccola bottega. Là nacque Domenico.
Ma quando questi aveva due anni, la famiglia Savio tornò a Castelnuovo e prese dimora nelle borgata Morialdo, sulla stessa collina ove c’era (e c’è) la casa di Don Bosco.
Domenico frequentava la nostra chiesa parrocchiale, in cui ricevette la Prima Comunione. Era un piccolo angelo; lo si vedeva seduto sui gradini della chiesa in attesa che fosse aperta.
Un giorno il padre, conoscendo la bontà e la vocazione del figlioletto, sapendo che il sacerdote Don Bosco veniva spesso nella casetta di Morialdo, lo accompagnò da lui e glielo presentò. Don Bosco lo prese con sé a Torino, lo osservò, lo mise alla prova e scoprì il suo grande zelo e le meravigliose virtù.
Intanto la famiglia Savio, dopo nove anni di residenza a Morialdo, tornò a Mondonio, dove il padre era già vissuto e aveva lavorato. Ora Don Bosco nell’Oratorio di Valdocco aveva conosciuto di che stoffa fosse Domenico e “ne fu il sarto per confezionare un bell’abito per il Signore”. Sono famosi alcuni atti di pietà del piccolo allievo; più di tutti la frase: “La morte, ma non peccati ”.
Ma la sua salute non aveva la tempra dello spirito. Si ammalò così gravelente che Don Bosco gli consigliò di stare a Mondonio. il giorno della sua fine su quel lettino, morente, quasi in estasi, esclamò sorridente: “Che bella cosa io vedo!” e spirò.
La Chiesa lo proclamò santo nel 1954.
Domenico Savio nacque a Riva e vi rimase fino a due anni, ma Morialdo e Mondonio sono le frazioni di Castelnuovo ove egli visse per 13 anni dei suoi 15 di vita; senza calcolare che suo padre era originario di Ranello, un’altra frazione di Castelnuovo.
E per questo anche noi Castelnovesi abbiamo un po’ d’orgoglio per Domenico Savio. Anzi Mondonio, dopo la sua santificazione, prese il nome “Mondonio Domenico Savio”.
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