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È assai recente la presenza in
piazza Don Bosco della rosticceria che fa cuocere e rosolare allo spiedo i polli. Tempo fa
lungo la salitella che va dietro il monumento a Don Bosco cera la presenza dei polli
vivi, messi in bella mostra dalle massaie delle nostre borgate.
Era ambizione delle donne di campagna esporre i prodotti del loro pollaio e delle loro
gabbie ogni giovedì. Ognuna di esse era fornita di una cesta di vimini, pulita, destinata
solo a quelluso, a uno o due manici, dentro cui mettevano una coppia o anche due di
bei polli, che ostentavano creste rosse e regali.
Gli acquirenti passavano in rassegna lesposizione e si soffermavano per scegliere il
galletto o la pollastra, naturalmente dopo aver toccato e soppesato lanimale.
Si esigeva che fosse grasso e con il gozzo vuoto.
Alla sua stagione sentivi uscire da qualche cesta il pigolio di una covata di pulcini in
vendita. E cerano anche anitre e conigli, però meno rumorosi e meno appariscenti.
Era una scena settimanale paesana e semplice, che sapeva tanto di genuinità campagnola.
Il pollivendolo, che dietro il monumento comperava quanto gli offrivano (uova, polli,
conigli
), si poteva considerare il grossista dellarticolo.
Lultimo è stato Graglia di Bardella, che ancor oggi viene talvolta chiamato
il pollivendolo, benché oggi la merce trattata nel suo commercio sia il vino.
In fondo a piazza Dante, tra i castagni, nel luogo allora chiamato «lea dei cani» e che
ora è giardinetto, si svolgeva ogni primo giovedì del mese la fiera del bestiame bovino.
Questo mercato ovviamente era frequentato da soli uomini. Ecco giungere un vitello, lo
fanno scendere dal carro, lo legano ad un albero. Qualcuno interessato (o no) gli si
avvicina, lo guarda da tutte le parti, lo palpa, lo pizzica ai fianchi, si azzarda a dirne
il peso, 28 miria
, i circostanti commentano, dicono il loro parere.
Sono tutti intenditori, sono interessati e curiosi di sapere se il prezzo è quello del
mese precedente o se cè differenza.
Ora tutto questo cerimoniale si svolge ancora, ma nella stalla, in privato tra il
commerciante Michele e lallevatore.
Lì vicino, su un carro coperto da una grossa rete, alcuni maialini grugniscono, stupiti
di vedere tanta gente. |
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