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Ecco i pensieri che
allincirca passano per la mente di chi, in riva al Rio, sta guardando la costruzione
del nuovo ponte, di fianco al Portico.
Castelnuovo, nata sulla collina, era scesa e si era adagiata tutta sulla sinistra del Rio
Traversola. Tanti anni fa fu gettato un ponte, come completamento della strada
provinciale, ed è quello che tuttora attraversiamo andando al cimitero.
Poi timidamente si fece qualche costruzione oltre il Rio. Non molto tempo fa, con la
costruzione della circonvallazione, sorse un vero insediamento; ma pareva ancora un rione
a se stante, anche se collegato con un bel ponte al centro abitato.
In questi ultimissimi tempi si trasferirono sulle sponde del Rio dei servizi pubblici
della massima importanza, quali la farmacia e la posta.
Altre costruzioni sono nate o stanno nascendo nei paraggi, in attesa di ospitare parecchie
famiglie.
Il Municipio completò lopera con la sistemazione della piazza Italia e dei
giardinetti adiacenti.
Ed ora ecco nascere un ponte, solido e ampio, sicuro. Scavalca il Rio e collega una via
della sinistra con una via della sponda destra. Quasi un invito al passaggio.
Ecco, il paese nella sua espansione prende decisamente una direzione, straripa, invade la
bella vallata sulla destra del Rio. È un fatto storico nello sviluppo del paese.
Dove 50-60 anni fa i ragazzini, dopo aver attraversato verdi prati, raggiungevano il Rio,
e vi facevano una diga di fango per fermare lacqua e guazzare in essa (dicevano di
nuotare) ora, nello stesso sito, sorgono complessi edilizi e sta sorgendo un bel ponte che
ha un significato enorme: è il cammino, lavanzare del paese, ma anche
lavanzare della civiltà moderna. |
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