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Sono ex-allievi di Don Bosco coloro
che hanno frequentato le scuole, i collegi, gli oratori salesiani. La federazione è
mondiale, raccoglie ex-allievi da ogni paese e di tutti i continenti.
A Castelnuovo sopravvive una sezione di ex-allievi salesiani, diciamo che sopravvive,
perché dopo aver avuto i suoi anni di fulgore, ora sta languendo.
Il motivo è semplice: una volta cera a Castelnuovo un fiorente collegio «Istituto
Paterno Don Bosco». Era frequentato da oltre cento allievi interni, più qualche esterno:
cerano le classi elementari, e le prime tre classi del ginnasio.
Vi era inoltre una scuola serale di agricoltura, frequentata da molti giovani contadini di
Castelnuovo e dintorni.
Poi circa 50 anni fa, il collegio venne chiuso. Vi furono ospitati per qualche anno i
novizi salesiani di Bagnolo. Infine per oltre dieci anni trovarono serena ospitalità i
profughi lituani.
Erano questi giovani e sacerdoti salesiani, che avevano lasciato la Lituania, dopo che la
loro patria era stata incorporata nellUnione Sovietica in seguito agli eventi della
II Guerra Mondiale.
La Lituania, (come la Lettonia e Estonia) non esisteva più come Stato, i suoi abitanti
attualmente erano cittadini sovietici. Ma, per motivi religiosi e politici, molti lituani
vivono allestero; numerose colonie vivono in Australia e in Canadà.
A Castelnuovo erano appunto raccolti alcuni ragazzi lituani, che sotto la guida di
sacerdoti lituani, studiavano, lavoravano e intanto conservano la lingua, le tradizioni e
il ricordo della loro patria lontana.
Con la soppressione dellIstituto Paterno, agli ex-allievi era venuta a mancare la
sorgente che alimentava la loro associazione. Tuttavia, finché vi furono i Padri Lituani,
gli ex-allievi continuavano ogni anno a radunarsi in assemblea nel loro collegio, per
laffetto che nutrivano verso la vecchia casa e soprattutto per amore di Don Bosco.
Ora, il vecchio collegio non è neppur più di proprietà salesiana; il Municipio ha
acquistato i locali e vi ha istituito una scuola professionale.
E gli ex-allievi? Si, è ancora gentilmente accolta la loro domanda di usufruire della
casa per ritrovarsi in occasione del convegno annuale. Ma ahimé! la chiesetta è in
disuso, è prevista la trasformazione per altro uso, il salone è freddo; e non solo per
il clima, ma perché vi manca il calore salesiano, il tepore cordiale della casa paterna
che riabbraccia i figli disseminati lontano. La cucina e il refettorio sono stati aboliti;
il ritrovarsi in un albergo cittadino, non è la soluzione ideale. Lassociazione
ex-allievi ha pure dei fini morali e spirituali, che non si possono esplicare trovandosi
una volta allanno attorno ad un desco imbandito.
Si è quindi giunti al dilemma : Essere o non essere? (Ci perdoni Sakespeare). Il problema
non è nuovo anzi era previsto. Si era quindi prospettata questa soluzione: essere meno
rigidi nellaccogliere gli iscritti e trasformare la sezione ex-allievi in quella di
Amici di Don Bosco, che nel paese natio sono molti. È per questo che in questi ultimi
anni si è esteso e rivolto a molti linvito a partecipare al convegno degli
ex-allievi, che diventava così Festa di Don Bosco. E in questo giorno ci si raccoglie
intorno ad uno o più superiori salesiani per ricordare il grande santo concittadino, i
suoi insegnamenti e le sue virtù. |
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