|
Venerdì 13 marzo 1987, verso le
ore 15, improvvisamente con gran frastuono, lAla è crollata! La vecchia Ala simbolo
della vecchia Castelnuovo, così cara a tutti noi, così caratteristica nella nostra bella
piazzetta, non cè più...
Qualche minuto prima, però, un passante sostando nella piazza (e dotato di un po di
fantasia) ha sentito un sussurro, che poi si è fatto voce e diventò distintamente un
dialogo tra lAla e il Monumento a Don Bosco che le sta davanti:
Ala Caro Don Bosco, devo confessarti che non mi sento bene anzi, sto assai male. Mi
confesso con te, perché mi sento chiaramente i sintomi della fine...
Monumento Mi dispiace molto, cara Ala, sono ormai novantanni che ci facciamo
buona compagnia e siamo sempre vissuti in buona armonia. Io devo star bene per forza,
perché lanno prossimo faranno tante feste in onore di Don Bosco e verranno in molti
a visitarmi. Devo nascondere i miei anni e tenermi in buona salute.
Ala Io invece ho trascorso un inverno pessimo: ero scoperta, mi è caduta addosso
tanta neve, ho sofferto il gelo e lumidità e sono più vecchia di te. Ora con la
buona intenzione di abbellirmi mi stanno caricando sulle spalle una quantità tale di
materiale da rendermi il peso insopportabile. Sento già qualche scricchiolio... sto per
crollare...
Monumento Ma, cara Ala, proprio non ce la fai? Sento che sei sofferente e mi sembri
sincera, come si deve essere in ogni confessione. Io però ti supplico: se veramente devi
crollare, aspetta di farlo in un momento in cui nessuno debba subire danno. Poche ore fa
ho visto operai lavorare sopra di te; ho visto bambini giocare e correre sotto di te;
dalla biblioteca cè continuamente gente che entra ed esce. Non mi darei mai più
pace e i Castelnovesi non me la perdonerebbero mai, se ci fosse qualche sciagura... E poi
svanirebbe di colpo la stima e la reputazione che Castelnuovo ha sempre avuto per te...
Ala Ti ascolto, caro monumento di Don Bosco, anchio voglio morire in pace con
tutti. Aspettando il momento propizio, ma, credimi le mie forze non reggono più per
molto, la mia fine è la conseguenza del peso che sono chiamata a sopportare. Io vecchia e
con i miei acciacchi... Ecco, il momento mi pare opportuno, gli operai se ne sono andati,
i bimbi sono lontani, quel camion è partito. Ecco, addio caro Monumento, mi sento morire,
mi adagio sul fondo... Crack!...
Monumento Povera la mia vecchia Ala, compagna di tanti bei ricordi. Di qui ho visto
quante opere buone hai fatto. Spesso io ero ammirato mentre tu eri utile e benefica. Hai
finito la tua vita con una buona morte, nessuno è stato danneggiato da te. Castelnuovo ti
ricorderà con gran simpatia e te lo meriti veramente, perché nella tua vita non hai
fatto che bene. Addio!
E la fine dellAla fu fortunatamente incruenta e innocua. Ciò è dovuto a un caso
fortunato o a un intervento esterno, come ha riferito il passante dotato di fantasia? |
|
|