Solennemente, quel giorno, abbiamo intrapreso insieme un nuovo cammino di Comunità Parrocchiale.
Abbiamo camminato per trovare il perdono del Padre.
Abbiamo danzato perché “il Signore cammina con noi”.
Ora, a Natale, Lui si stabilisce nel nostro paese, come unico Salvatore: il cammino della vita rimane senza una meta, se Lui non ci guida alla casa del Padre.
A Lui abbiamo affidato i nostri passi, i nostri anziani, la nostra gente.
È in corso un’opera mirata di scristianizzazione che fa perdere alle nuove generazioni il percorso della Salvezza: sembra che si voglia ridurre il nostro paese a “terra senza cultura, terra senza storia, terra di nessuno”.
Era una terra arredata e ricca perchè sapeva distinguere il bene dal male. Ora la Cultura Egemone impone ai nostri giovani di vivere nel nulla.
Invochiamo, nel sorgere del nuovo millennio, il Sole che nasce per una nuova stagione in cui ritorniamo ad essere il popolo di Dio in cammino verso il cielo.
“Gioisci, figlia di Sion e rallegrati con tutto il cuore. (...) Non temere, non lasciarti cadere le braccia! il Signore tuo Dio in mezzo a te è un Salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa” Sof. 3, 14ss...
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