[ Per la tua pubblicità contattaci ]  [ castelnuovodonbosco.it fai che diventi la tua home page ]
 

[ Indietro Indietro ] [ Intro Flash ] [ Home ] [ Indice ] [ Storie d'me nona ] [ Chiese ] [ Santi ] [ Avanti Avanti ]

Libero comune

In seguito alla rivolta generale contro il sistema feudale e l'autorità imperiale, subentrò a poco a poco un nuovo periodo che vide le città rifiorire. Fu allora che, favoriti anche dall'aumento della popolazione, i Castelnovesi cercarono il proprio sviluppo economico fuori della cittadella nella quale per tanto tempo avevano trovato maggiore difesa dai nemici.

Nel territorio liberato dal dominio assoluto del Signore apparve la nuova classe dei contadini liberi che coltivavano un proprio fondo. La loro condizione di servi della gleba, legati ereditariamente al terreno che coltivavano e col quale potevano essere venduti, faceva ormai parte del passato irreversibilmente. Anche la borghesia vide la sua redenzione nel potenziamento dell'artigianato familiare, reso ormai necessario dall'aumento della popolazione rurale.

Si costruirono case e borghi e tutti si affollarono nelle strette vie del paese e aprirono botteghe. Grazie anche alla zecca dei Conti Radicati di Passerano, la piccola monetina d'argento incominciò a diventare più comune, insinuandosi pure nelle campagne a sostituirsi al baratto dei prodotti della terra. I cuori dei nostri antichi avi si aprirono alla speranza di una vita migliore.

   [ Torna SU Torna su Torna SU ]


[ il contenuto di questo sito tratto da "Castelnuovo Don Bosco - Notizie storiche" di A. Baungartner - Copyright & disclamer ]
[ Ideato, creato e gestito da è G.F.B. Informatica - 2000 - ogni riproduzione, anche parziale, vietata senza il consenso scritto ]