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Invasioni barbariche

Le nostre campagne durante le invasioni barbariche medioevali si ricoprirono di foreste e si ripopolarono di animali selvatici, essendo state abbandonate dalla gente dei campi costretta a sfuggire alle feroci e frequenti stragi, devastazioni e carestie.
Mentre intorno al 500 i Goti avevano cercato la convivenza col popolo romano, non altrettanto fecero i Longobardi settant'anni dopo. Col loro avvento crollarono le istituzioni romane e decaddero le città. Tuttavia nel secondo secolo del loro dominio, convertitisi al cristianesimo, prepararono inconsciamente il terreno alla futura economia feudale. Infatti incrementarono il numero dei latifondi, affidati in gran parte ai servi della gleba che sostituirono gli antichi schiavi romani. Anche gli abitanti della nostra plaga ritornarono nelle terre conquistate dagli invasori. Nonostante che essi dovessero lavorare a prevalente vantaggio dei padroni, accettarono e sopportarono con umiltà e pazienza il loro doloroso ed inevitabile calvario di rigorosa sottomissione.

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